Il gelato è un soggetto fotografico molto interessante, ma si scioglie molto velocemente. Per questo motivo in fotografia viene solitamente utilizzato gelato artificiale o sintetico (non commestibile) che permette tempi di lavorazione anche lunghi rimanendo stabile anche sotto le luci del set e offrendo comunque un bell’effetto. Nel nostro caso il cliente desiderava utilizzare vero gelato artigianale fatto a mano per motivi di autenticità degli scatti e difficile riproduciblità nella versione ‘fake’ delle caratteristiche di questo specifico gelato caratterizzato da una particolare attenzione all’ingrediente naturale. Grazie ad un’organizzazione del lavoro impeccabile, soprattutto in termini di coordinamento, siamo riusciti a lavorare con gelato assolutamente autentico ottenendo ottimi risultati.
In questo caso era quindi essenziale realizzare gli scatti al laboratorio della gelateria e non in studio in modo che il gelato sul set fosse preparato ‘espresso’. Grazie a un meticoloso lavoro di pre-lighting sono bastati i pochi secondi effettivamente a disposizione prima che apparissero i primi segni di scioglimento per scattare le immagini programmate ed ottenere scatti autentici.
Buona visione!
Per la serie di scatti delle ‘coppe gelato’ abbiamo usato una sorgente pricipale in posizione top-down modificata con un softbox Chimera Super Pro di misura media con una griglia di controllo lighttools 40°Original Egg Crates, creando una piacevole soluzione di continuità sullo sfondo. Una seconda sorgente soft ha creato un gradiente di riempimento sul lato sinistro e un paio di piccoli riflettori modificati sono stati usati per creare gli acenti di altaluce.